Anna Maria Guarnieri

La Tempesta 




Luogo e data dell'intervista: Chieti, gennaio 2004

A cura di Anna Maria Santoro



 <Sono arrivata a Chieti nel primo pomeriggio, verso le due, le tre, un orario piuttosto anonimo. 

Ho alloggiato in un albergo con la camera che si affacciava sulla vallata ai piedi del Gran Sasso. Da lì la sera si vedeva il tramonto; un paesaggio magico. La natura magnifica»: è  Anna Maria Guarnieri, che nel ruolo di Prospero nella "Tempesta" di Shakespeare ha calcato le scene del Teatro Marrucino a Chieti a gennaio (2004).

<Nei tre giorni di permanenza a Chieti ho girato un po'; sono stata al Museo; ho visto il Guerriero di Capestrano. Trovo che il teatro sia delizioso; le persone ospitali. Cortesi>.

Conosciuta e amata sia dal pubblico televisivo che teatrale, è sempre stata diretta da grandissimi registi. Franco Zeffirelli; Giuseppe Patroni Griffi; Luca Ronconi.

Anche al Marrucino ha dato il meglio di sé, con un'interpretazione di ambiguità e giochi allusivi, nei panni appartenenti a un uomo.

 <Chi pensava di vedere La Tempesta di Shakespeare, non l'ha vista, perché questo spettacolo è un'elaborazione del testo shaksperiano; è una fantasia che coniuga un momento particolare della vita di un'attrice>.

D. Come mai ha accettato di ricoprire un ruolo maschile?

<Ho accettato per curiosità e amicizia nei confronti del regista Antonio Latella, che ha ideato questo spettacolo per me. Non potevo dirgli di no>.

D. Che cosa rappresenta la metafora della tempesta?

<La tempesta emotiva di un'attrice, che si serve del teatro per esibire il suo stato d'animo ed esorcizzare le offese interiori>.

Uno spettacolo con giochi di vestizioni e svestizioni, concepito da Latella come rapporto tra attore e personaggio, con riflessioni esistenziali dove il testo di Shakespeare è solo un pretesto, dove l'isola di Prospero non è un'isola ma un luogo di ricordi rappresentato scenograficamente da un grande bersaglio girevole collocato sull'intera scena, con giocattoli e fantocci viventi impersonati dagli attori.

 Gli altri interpreti: Danilo Nigrelli (Calibano), Fabio Pasquini (Ariele), Silvia Ajelli (Miranda), Alessandro Quattro (Ferdinando), Matteo Scaccia (Stefano), Nicola Travalaci (Trinculo).




Pubblicato sul quotidiano Il Tempo il 19/01/2004 (qui parzialmente modificato)


Chieti, 2004, ph Anna Maria Santoro  

 

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