Alanomania, Storia di Ylenia e Raffaele
Data dell'articolo: aprile 2008
di Anna Maria Santoro
Nei
fumetti si chiama Sansone nato dalla matita del disegnatore Brad Anderson, e ritratto per lo più sdraiato, comodo in poltrona a vedere la televisione al fianco della
sua secca padroncina vestita stile anni Sessanta, capelli sfilacciati e
pantaloni a zampa di elefante.
di Anna Maria Santoro
Nei fumetti si chiama Sansone nato dalla matita del disegnatore Brad Anderson, e ritratto per lo più sdraiato, comodo in poltrona a vedere la televisione al fianco della sua secca padroncina vestita stile anni Sessanta, capelli sfilacciati e pantaloni a zampa di elefante.
Un cane gigantesco; il maschio è alto 80 cm.; la femmina 72 ma gli esemplari più pregiati arrivano a 95 cm. al garrese. Peso: 80 Kg.
<Gli
alani ti rapiscono il cuore e non te lo danno più indietro>, Ylenia, 30
anni, abita nella provincia di Chieti. Con Raffaele e il loro bambino di pochi
mesi condivide, oggi, l'amore per gli alani ma un tempo non era così: aveva 17
anni quando Raffaele non lo conosceva ancora ma ne era incuriosita perché lo
vedeva andare a spasso per le vie di Ortona con il suo cane; era il 1993:
<Quel cane era enorme. Elegante. La sera correva su e giù per Corso Vittorio
in mezzo alla gente impaurita e affascinata. Era famoso per le sue dimensioni;
in paese non ce n'erano altri. Senofonte era il nome di pedigree, preso da un
allevamento dell'Armida di Milano; Raffaele però lo chiamava Marx>.
Senofonte
muore nel 97 a soli 4 anni.
Poco
tempo dopo Ylenia e Raffaele si mettono insieme.
<Te
lo scordi che gli alani stanno in casa!> Gli dice quando Raffaele cerca di
convincerla a prenderne uno.
Ma
Raffaele la spunta e nel 2002 comprano Dangerous Dream da loro chiamato Baldo,
che in pochi mesi guadagna il titolo di “Campione italiano” e di “Campione SIA
dell'anno 2005”.
Qualche
cenno storico su questa razza:
L'Alano
Tedesco è conosciuto anche come “Grande Danese”.
Pare
che la sua derivazione sia dovuta a incroci tra grandi cani Mastini e Levrieri.
Gli
studiosi ritengono che questi incroci siano stati realizzati grazie a
importazioni da parte di commercianti Fenici.
Le
sue origini risalirebbero ai tempi dell'Antica Grecia ma è in Germania che
comincia una vera selezione: nel 1878, a Berlino, un comitato di allevatori e
giudici, sotto la presidenza del dott Bodinus, raggruppa le varietà ponendo la
prima pietra per l'allevamento di una razza di origine tedesca.
Nel
1880 viene redatto il primo “Standard dell'Alano Tedesco”.
A
partire dal 1888 la razza viene affidata al “Deutscher Doggen Club 1888 e V.”,
che nel corso degli anni ne modifica lo standard.
Oggi
Raffalele e Ylenia hanno un allevamento, per il momento solo amatoriale: <In
Abruzzo ce n'è uno solo: di Blu; è all'Aquila. Al Nord ce ne sono
tantissimi>.
Studiano
e si aggiornano. Con amore e responsabilità: <Ci affascina l'idea di creare
soggetti con caratteri morfologici ideali. Non ci guadagniamo nulla,
economicamente>.
Tra
le tante battute che circolano sulle spese, altissime, per questi cani: “il
budget mensile supera l'importo del mutuo!”
<Essere
allevatori significa approfondire le conoscenze sulla razza. I buoni allevatori
non piazzerebbero mai i loro cuccioli in un normale negozio di animali> ma
significa anche migliorarne la qualità secondo quanto previsto dalla
Federazione Cinofili Italiani. L'accoppiamento ha regole ben precise; nel 1976
in Italia è entrata in vigore una serie di norme proposta dalla Società
Italiana Alani, un'associazione senza fini di lucro nata nel 1920.
Allevati
in tre colori distinti, Fulvo e Tigrato, Arlecchino e Nero, Blu; oltre
all'accoppiamento risultano fondamentali anche la selezione e la crescita.
Quelli
di Ylenia e Raffaele sono Alani Blu.
I
due raccontano della loro storia, di come, nell'agosto del 2005, decidono di
trovare una compagna a Dangerous Dream, e prendono Jelenia. Poi parlano di Kiss
me Baby dei Monti del Keraton, che ora è in affidamento al loro amico Piero. E
della prima cucciolata di Dangerous Dream e Jelenia. E di Antartika Ice
Princess ancora cucciola che nella loro casa scappa per la paura <quando
nostro figlio Tommaso corre intorno al tavolo della cucina col girello>
perché i cuccioli degli alani vedono i bambini come loro superiori gerarchici.
<Vogliono
stare in braccio, inconsapevoli della loro mole; Russano forte; Amano il caldo
e odiano la pioggia; Si sentono talmente parte della famiglia che tendono a
prendere tutte le abitudini del padrone: si vanno a sdraiare sul letto con la
testa sul cuscino, come vedono fare; Non attaccano all'improvviso; si
accontentano di poco spazio nonostante la mole; Si legano morbosamente al
padrone di cui hanno continuamente bisogno; e se mancano le coccole si ammalano
di depressione>.
Sai
di avere un alano quando:
-
Porti a passeggio il cane e tutti conoscono il suo nome;
-
Hai imparato a sorridere quando ti chiedono “gli metti la sella a quel
cavallo?”
-
Può nascondere un'intera pallina da tennis nella sua bocca e guardarti
innocentemente come per dirti: “Cosa? Non sto mangiando nulla”!;
-
La torta che metti in cima al frigo non c'è più, e il cane ha il muso sporco di
zucchero;
-
Accendi il camino, e non c'è posto per te davanti al fuoco”.
<Se
cercate un cane da esibire in giardino, l'alano non fa per voi>.
Pubblicato ad Aprile del 2008 su “Il Giornale della Frentania”
14 marzo 2008, ph Vincenzo D'Onofrio