Il video è stato realizzato nel 2008, girato nel giardino della casa di Sakespeare a Stratford-upon-Ave UK, da Anna Maria Santoro © RIPRODUZIONE VIETATA
Diario di bordo, in giro per Cambridge con gli studenti italiani
Data dell'articolo: luglio 2008
di Anna Maria Santoro
1°
Luglio 2008.Volo AZ 202 ore 9,35. Roma Fiumicino.Tantissimi
ragazzi a bordo. Atterraggio a Heathrow.

Il pullman per Cambridge è fermo alla
coach station. Autista biondissimo dalla carnagione diafana; mette in moto ma
non parte <Seat belt!> Silenzio. <Seat belt!> Nulla accade. <La
cinturaaaaaaa. Se non vi allacciate la cintura qui non partono> dal sedile
dell'ultima fila è Francesco che strilla. 24 anni di Roma, da due mesi in
Inghilterra per un PhD. Cambridge, a nord-est di Londra, 100.000 abitanti; i
Romani che la fondarono la chiamarono Carboritum.

Una città tranquillità come
tanti piccoli centri italiani, solo che lì trovi una miriade di biciclette;
parcheggiate; ma ordinatamente; in fila. Come piccoli soldatini. E ci trovi i
prati; e il centro commerciale Lion Yard con saponette che scambi per gelati
pieni di canditi.


E i musicanti in strada. E le imbarcazioni lungo il fiume
Cam; e la boat race.

E' sempre piena di studenti; quelli italiani si
riconoscono lontano un miglio; li vedi camminare disordinatamente. Noncuranti
delle regole pedonali anglosassoni. Zainetto in spalla. Jeans rigorosamente
calati sui fianchi con le mutande bene in vista. Se ne vanno in giro con le
marshmallows tra le mani; quelle caramelle elastiche dall'odore di mirtilli le
amano da impazzire; le tirano, le allungano; le annodano; e alla fine le
comprimono tra il pollice e l'indice prima di ficcarsele in bocca. Alloggiano
nei college.

Per loro Cambridge rappresenta la ribellione. La ribellione per
antonomasia perché secondo la tradizione le Università furono lì fondate da alcuni
studenti in fuga da Oxford nel 1209. Le più note: la University Peterhouse del
1284; il Clare College del 1326; il Corpus Christi College del 1352; il King’s
del 1441 dove è conservata l'Adorazione dei Magi di Rubens; il St. John's del
1511 con il ponte dei sospiri; il Trinity del 1546 voluto da Enrico VIII; il
Sydney Sussex del 1596. Nel 1845 furono costruite la ferrovia e la stazione in
un luogo deciso dai professori; lontano dal centro cittadino per evitare che
gli studenti potessero essere distratti da un facile accesso a Londra.
di Anna Maria Santoro






Per
le strade che odorano di Storia, le Timberland, le Geox e le Nike percorrono
quello stesso suolo calpestato da Erasmo da Rotterdam, Byron, Bertrand Russell,
Newton. Nei giorni delle Lauree capita di imbattersi in professori in toga lungo
Trumpington Street; neo dottori abbigliati ad hoc; e ondate di parenti che
brindano.


Tra le vie commerciali e le Università non lontano dal St. John's c'è
Market Hill con le bancarelle stracolme, in un tripudio di colori, di arance,
cartoline e souvenir. E un ottimo pane italiano. Alle olive.

Trovare un caffè
nella catena “Costa” non è poi così difficile, ma se si desidera un vero
espresso basta andare al “CB2 Bistro” su East Road vicino all'Anglia Ruskin
University dove Santi, toscano, fa il manager. Insieme a lui lavorano Andrea,
Antonio, Franco; e Laura la sarda nella bakerie's a pochi metri. Nel giardino
di un asilo, lì vicino, gruppi di bambini giocano su altalene e scivoli e come
un rito, tutte le volte che vedono la lunga fila degli adolescenti italiani che
rientrano nel vicino college con i loro zainetti uguali, si accalcano al
recinto.

Sono i giovanissimi delle vacanze-studio che ogni anno sono lì per
perfezionare, si fa per dire, il loro inglese. Ma nei college si incontrano
anche russi, spagnoli e giapponesi.
Le aule degli italiani si sgamano subito
per le lettere che lasciano in classe, appese al noticeboard, che tradiscono
l'inguaribile voglia di pasta, cucinata dalla mamma <Dear aunt, I am in
England from 8 days and my life is divided into school and potatoes, potatoes
and school. I don't know what I can do! I'm a student and losing weight don't
help me with my exams! I need to eat. I need some italian food! What should I
do? Please help me! Tuo nipote Francesco>.
Ogni sabato e domenica quell'orda
di adolescenti italiani si muove da Cambridge per espugnare Londra.

Le regole?
Difficili da digerire. Quasi impossibile far comprendere che per fumare, anche
all'aperto, si deve per forza sostare nella Designated smoking area. Anzi, non
si dovrebbe per niente se hai 16 anni!

Alla frase We are italian people
(pleonastico!) qualche inglese sorride; qualcuno è seccato; chi si mette in
posa per una foto.

E quando a telefono dall'Italia <Al TG l'inviato dall'UK
porta il cappotto! Fa davvero così freddo?> viene voglia di mare perché a
Cambridge il sole c'è, ma una volta a settimana.









31
Agosto. Percorso inverso. Tutto il Regno Unito è inondato di lacrime, di
saluti, di abbracci. Attraverso il parabrezza rigato dalla pioggia si legge
confusamente Haethrow. Sull'autobus, cinture rigorosamente allacciate, o quasi;
l'atmosfera non è festosa; il silenzio incombe. Il viaggio, ora, è un tuffo al
cuore pieno di ricordi; ma c'è già qualcuno che, lo giura, la prossima estate,
a Cambridge, ci tornerà.
© RIRODUZIONE VIETATA
Pubblicato su "Il Giornale della
Frentania", Luglio 2008
Cambridge, giugno 2008, ph Anna Maria Santoro
Cambridge, giugno 2008, ph Anna Maria Santoro